Intanto odio l'istruttore che deve ogni volta farmi le battutine del tipo "oggi aumenteremo i pesi","stavolta ti tocca sudare","dovresti venire tutti i giorni".. certo: come se non avessi di meglio da fare. Gli esami all'università me li sostieni tu, caro!?
Nei camerini, per un nevrotico come me, è un vero incubo: doversi cambiare praticamente senza respirare l'aria satura di sudore misto all'aria condensata della doccia fatta da "qualcuno-che-a-casa-non-la-fa" e decide di lasciare le sue mutande sporche nella panca proprio accanto a quella dove ho poggiato il mio borsone..Diciamo solo che se esistesse un Guinness World Record per chi riesce a cambiarsi più velocemente negli spogliatoi della palestra non potrebbe che essere assegnato a me.
Questa è solo la punta dell'iceberg. Quando finalmente comincia l'allenamento, prima di entrare nel vivo del "sollevamento-pesi" devo riscaldare i muscoli andando nella zona cardio. Il che vuol dire dover annaspare tra sportivi con tutine simili a tanti power rangers SUDATI come se fossero appena stati immersi in una piscina.. sicuramente non piena d'acqua. Ovviamente tutti i tapirulan saranno occupati.. così comincia la sfida tra te e tutti gli altri che controllano nevroticamente il countdown di ogni tappetino e sono pronti a toglierti da sotto il naso l'unico tra quelli che si sta liberando.
Trascorsi quei sacrosanti minuti a correre come un deficiente guardandoti allo specchio e ascoltando tutti i grandi successi di radio Capital ( che per la cronaca manda solo canzoni sconosciute e datate del 1800 ), finalmente mi addentro nella sala attrezzi. Comincia lo show.
Ma sono forse stato rapito e sparato nel mondo dell'indecenza? Dove sono finiti i meravigliosi pantaloncini da basket che tanto amavamo alle medie e ci facevano stare così comodi? E le maniche della magliette? Praticamente in mezzo alla massa, io mi sento vestito come mio nonno. E si, perché non si usano più dei semplici indumenti per fare sport: oggi andare in palestra significa dover mettere dei leggings e delle canotte tipo bagnino anni '70. Chiusa la parentesi "shopping-da-palestra" comincia la fase "libellula-da-panca-a-panca": fai una serie da trenta.Pausa.Altra serie da trenta.Pausa.Fingi di fare un'altra serie da trenta.Pausa.Pausa.Pausa.Chiacchera..
E si chiacchera. Perchè la verità è che la maggior parte di noi va in palestra sì per fare sport, ma soprattutto per evadere un attimo dalla frenesia dei giorni trascorsi studiando o lavorando. In palestra non vigono più le leggi del "SEI CONNESSO!?" e puoi crearti qualsiasi identità fingendoti uno sportivo o almeno provandoci veramente. Ed è questo quello che faccio: ci provo. E quando a fine giornata posso dire di aver superato la "palude di sudore" della zona cardio e di esser uscito indenne dalla "sala attrezzi&canotte attillate".. allora potrò ritenermi felicemente soddisfatto e appagato.
E quindi ci sta una pizza.
-Stefano
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