sabato 19 aprile 2014

"Felicità è un pizzico di noce moscata" e un dolce alla nutella!

Quando la magia si unisce alla cucina ecco che nasce il romanzo di Maria Goodin “Felicità è un pizzico di noce moscata”. Narra l'impossibile convivenza tra l'immaginazione e la realtà, almeno questo è ciò che pensava inizialmente la protagonista Meg, una ventenne, decisa ad indagare sulla sua vita, stanca dei racconti assurdi di sua madre Valerie: per anni le è stato raccontato che era figlia di un pasticciere francese morto in cucina mentre preparava una torta, che quando era nata un profumo intenso di noce moscata aveva pervaso la casa e che era talmente dolce che tutti i vicini intingevano un suo dito per zuccherare il loro the.

Tutte queste storie straordinarie avevano fatto da cornice alla sua infanzia, avevano stupito i suoi amici che rapiti sentivano le sue storie, ma crescendo Meg si era resa conto che non potevano essere vere le storielle raccontatele della madre, e decisa ad uscire da quel mondo incantato fatto di racconti, si iscrisse alla facoltà di scienze, ostinata a diventare una scienziata e a porre fine a tutte le fantasie della madre.Dopo anni Meg è costretta a fare ritorno in quella casa che ancora profuma di dolci, dove ancora aleggiano le favole di sua madre che nel frattempo si è ammalata di cancro.Questo improvviso ritorno riapre in Meg la curiosità di riuscire a scoprire finalmente qualcosa in più sulla sua infanzia che non sia fatto di storie inventate, spinta anche dal fidanzato Mark, un docente di fisica, che la sprona a indagare sulla sua vita e che vede nella madre di Meg soltanto una pazza.Valerie tuttavia si ostina a raccontarle solamente i soliti aneddoti, ma tramite un volantino di un gruppo rock trovato per caso nella mansarda, Meg inizia a scoprire qualcosa, ma soprattutto riesce a venire in contatto con Gwennie, un'amica della madre, pronta a dirle la verità: a quindici anni Valerie si era innamorata di Don,un soldato Americano conosciuto tramite una corrispondenza, e quando un giorno si erano incontrati Don aveva abusato di lei. Nessuno sapeva del loro incontro e nessuno si era reso conto che Valerie era incinta, fin quando un giorno Gwennie aveva trovato una bambina in giardino e Valerie che aveva appena partorito. I genitori di Valerie l'avevano cacciata di casa, e lei insieme a Gwennie, erano andate ad abitare con i ragazzi di un gruppo rock, ma la convivenza tra loro e una bambina era difficile, per questo dopo un mese Valerie trova un lavoro e va a vivere da sola in un monolocale.
Un giorno in un bar Valerie incontra un macellaio, Robert Scott, un uomo dolce e gentile, che le propone di aiutarla a crescere Meg, i due si sposano, ma dopo poco Robert si rivela un uomo violento che colto dalla collera picchia Valerie. Al quinto compleanno di Meg però quando Robert tentò di strangolare la piccola, Valerie trova finalmente il coraggio di andarsene, senza dire a nessuno dove andava, temendo che Robert l'avrebbe scoperto.
Questa è la realtà che scopre Meg, questa è la sua triste infanzia che la madre aveva colorato con racconti magici, di hot-dog che saltano, di meringhe leggere che fluttuano nell'aria, capisce la volontà della madre di non dirle che era nata da una violenza, che i nonni non l'avevano accettata e dell'incubo della vita con Robert.
A rendersi conto che nella vita a volte è bello sognare l'aiuta anche Ewan, un giardiniere assunto per aiutare Valerie, esperto di mitologia classica che riesce a far capire a Meg che l'immaginazione può aiutare a mascherare una realtà triste e dolorosa, che fingere può essere un rimedio alla sofferenza. Ewan è un personaggio con una spiccata sensibilità che aiuta Meg, che finalmente ha lasciato il cinico fidanzato, ad affrontare gli ultimi giorni della vita di Valerie.Durante il funerale, Meg scopre che la madre è in realtà una donna molto amata dai vicini, sebbene non si sia mai incontrata con nessuno di loro, ha preparato stufati per chi era ammalato di artrite, dolcetti adatti a chi era diabetico, hamburger e pollo a chi era rimasto vedovo con tre bambini, torte e focaccine per un ospedale, cibo a un senza tetto, e tutti si premurano di dirle di quanto immensa fosse la bontà di sua madre nel lasciare davanti le loro case queste prelibatezze, senza voler nulla in cambio.
Storia pervasa da un alone di fantasia che ci fa sorridere nell'immaginare cibi che volano o corrono, ma nello stesso tempo è triste pensare alla reale vita di Valerie fatta di sofferenze e delusioni, una vita di bugie dette alla figlia che però le hanno concesso di evadere dalla realtà, di crearsi un mondo parallelo fatto si di stravaganze, ma che potevano darle quella serenità che troppo presto le è stata privata. Cucinare per sé, per la figlia e per i vicini, le hanno permesso di creare la giusta armonia per far crescere Meg, facendo in modo che lei non subisse quelle sofferenze che ha patito lei, a costo anche di dirle delle bugie. 

Sorprendente è fin dove l'amore di una madre possa spingersi,per questo leggendo il libro ho immaginato il profumo di una torta fatta in casa, cucinata con la dedizione di una madre: una crostata farcita di golosa nutella!
Ho sempre preparato la classica pasta frolla ma questa volta navigando in internet ho trovato questo impasto alternativo, più leggero per chi è sempre attento alla dieta, ma il risultato è ugualmente goloso!


Ingredienti:
  • 500 gr di farina;
  • 200 gr di burro o margarina;
  • 1 bustina di lievito;
  • 1 bustina di vanillina,
  • 500 gr di nutella;
  • 250 gr di yogurt bianco.

Fare sciogliere in un pentolino il burro, dopo di che insieme agli altri ingredienti metterlo in un robot e farlo lavorare fin quando non si crea un impasto compatto. Avvolgerlo nella carta trasparente e farlo riposare in frigo per 30 minuti.



Stendere 2/3 della pasta su una carta forno dello spessore di circa 2cm, farcire con la nutella precedentemente sciolta a bagnomaria, e guarnire con delle striscioline con la restante pasta. Mettere in forno preriscaldato a 190° per 30 minuti, ricoprirla con zucchero a velo, e buon appetito!! 


 


-la ricetta segreta

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